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Il circolo del PD visita la mostra di Corrado Cagli al CIMA

Cagli cresce sotto l’influenza del Fascismo, ma vittima come tutti gli ebrei delle reggi razziali si trasferisce a New York

Il circolo del PD al CIMA [Attribution Photo]

Il CIMA (Center for Italian Modern Art) offre continuamente mostre di rilevante significato artistico, di artisti poco conosciuti al grande pubblico e spesso anche di significato politico per i messaggi che questi autori volevano veicolare o che hanno testimoniato con la loro vita, anche inconsapevolmente.

La coincidenza ha voluto che l’ultimo incontro del Circolo prima del congresso fosse il 4 novembre, data significativa per la storia d’Italia, e con oggetto un artista che ha visto davvero una guerra, un artista ebreo, vittima di discriminazioni e in un momento – questo che stiamo vivendo – che vede gli ebrei ancora vittime di razzisti, oggetti di attacchi terroristici e quindi in guerra. Questo non significa essere allineati con la politica del Governo israeliano, ovviamente.

Corrado Cagli, nato nel 1910, cresce di fatto sotto l’influenza del Fascismo con il quale si trova anche a collaborare professionalmente. Ma, vittima come tutti gli ebrei delle reggi razziali, si trasferisce a New York. Qui poi si arruola nell’esercito americano e sbarca in Normandia e visita i campi di concentramento appena liberati.

Le sue opere testimoniano il suo tempo, senza inquadrare gli aspetti più eroici, ma quelli più comuni della vita quotidiana. Per noi del Circolo è stato un viaggio nel tempo molto coinvolgente, anche per merito della sapiente guida messa a disposizione del CIMA.

Il CIMA ha messo a disposizione la cucina e quindi un veloce aperitivo a conclusione di questi 4 anni. Si invita a visitare periodicamente il sito internet del CIMA (https://www.italianmodernart.org/) e approfittare di quello che offre.

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